I BURCHI DELL'ADIGE

Anche se nel suo tempo immobile è facile immaginare sul fiume un frenetico brulichio indistinto di zattere e di barche, più o meno grandi, più o meno capienti, i burchi dell’Adige hanno rappresentato nei secoli l’imbarcazione atesina per eccellenza, con un nome che non a caso è stato capace di radicarsi nella denominazione dell’omonima corporazione che ne era proprietaria e li guidava.

Si trattava di una barca, in genere coperta e a fondo piatto, di circa 20 metri di lunghezza (quasi quanto una zattera a ben vedere) e 5 metri di altezza, con una portata variabile che in età moderna raggiungeva le 30/40 tonnellate. A partire dal XIX secolo alcune migliorie costruttive ne implementarono la lunghezza che raggiunse anche i 25 metri e soprattutto la capienza, arrivando a trasportare carichi che potevano raggiungere 100/120 tonnellate.

Nella sua tipologia veronese - ne esisteva una polesana e una veneziana – era dotato di un timone laterale (remo direzionale) e in alcuni più rari casi anche di un remo posteriore.

Una caratteristica particolare e inconfondibile di questa nave da carico era l’alibo, una barca di dimensioni minori (in genere si trattava di una burchiella, di metà lunghezza e di altrettanta portata dimezzata) che veniva condotta al traino del burchio. Questa specie di scialuppa di appoggio poteva infatti essere utilizzata per alleggerire il carico sulla nave principale nei casi in cui la navigazione si fosse fatta difficile ma anche come barca di approvvigionamento durante i lunghi periodi di navigazione sul fiume.

L’alibo permetteva quindi ai marinai di attraccare per approvvigionarsi durante i lunghi viaggi sul fiume o per eventuali soste solo nelle stazioni riconosciute e presidiate da personale doganale, lasciando il burchio carico alla fonda in mezzo al fiume.

Sull’Adige non mancavano ovviamente le imbarcazioni di più modeste dimensioni, utilizzate ad esempio dai pescatori (sandole) o per il trasporto dei cereali (peote) che dai campi della pianura veronese raggiungevano i centri di raccolta sul fiume, dove infine venivano trasbordati sui burchi.