Poeta e artista, Luigi Lineri nasce nel 1937 ad Albaro di Ronco all’Adige e vive a Zevio.
Il suo cammino umano e artistico è profondamente connesso alle acque del fiume Adige, dal quale trae ispirazione e materia prima. Testimone delle sue trasformazioni e custode della sua memoria, dal 1964 Lineri seleziona e raccoglie pietre nell’alveo del fiume nel tratto che attraversa Zevio per la monumentale installazione La Ricerca, opera viva in continua metamorfosi e meta di pellegrinaggi da tutto il mondo.
A questo grande personaggio si ispira questo itinerario, dedicato a scoprire, tappa dopo tappa, tema dopo tema, quali sono gli elementi su cui la sua Ricerca si è fondata e quali le suggestioni che i sassi provocano non solo a Luigi, affezionato raccoglitore, ma anche a chi con occhi nuovi guarda questa materia che si fa simbolo.
Oltre alla raccolta fisica, Lineri si è occupato di mettere per iscritto versi poetici dedicati alla vita e ai viventi, con un'attenzione che solo chi sa osservare può esprimere.
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Dagli anni Sessanta si dedica alla poesia dialettale, ottenendo premi e riconoscimenti di portata nazionale. Pubblica Péso de cel nel 1972 e Canto par i silensi e i pestoni nel 1987. Fin dalle origini la sua poetica è rivolta all’intima riflessione esistenziale e all’osservazione della natura, temi fondamentali confluiti nell’originale sintesi di poesia e arte La Ricerca, che egli stesso ama definire “la sua poesia più bella”, illustrata nel 1993 nel volume Adige. Un fiume di memorie.
Ha esposto in mostre nazionali e internazionali: nel 1985 la sua prima personale a Zevio (Luigi Lineri) e nel 1987 a Verona (Profili del mito); nel 2010 la personale Forme solitarie per un’armonia collettiva a cura di Daniela Rosi, con le fotografie di Rodolfo Hernandez, presso Palazzo dei Mutilati a Verona. Con la mostra Costruttori di Babele, un percorso fotografico nell’arte di Giovanni Cammarata, Luigi Lineri e Bonaria Manca è a Roma nel 2012, a Torino nel 2013 e a Neuvy-Deux- Clochers nel 2013. Nel 2012 è nella collettiva Banditi dell’arte, a cura di Gustavo Giacosa e Martine Lusardy presso Halle Saint Pierre, a Parigi; nel 2014 è al Lille Metropole Musée di Villneuve-d’Ascq per la mostra L’autre de l’Art.
Nel 2002 è protagonista del documentario di Marco G. Ferrari Qui si può passare? L'arte di Luigi Lineri (Ferrari Studios); nel 2007 è in I misteri dei sassi di Enrico Ranzanici (Non Art).
La sua storia è raccontata nel documentario di Sara Pigozzo ed Enrico Meneghelli, Outsiders. Storie dal fiume (ArtCam, 2014). Nel 2016 è stato ospite in studio del programma RAI Unomattina e ancora nel 2017 con il servizio di Riccardo Nisini Luigi Lineri e le sue pietre.
Nel 2018 inaugura la serie Costruttori di Babele con Luigi Lineri e la sua cattedrale di sassi a cura di Gabriele Mina, per la regia di Giordano Viozzi (Sushi Adv). Nel 2023 è protagonista del film documentario di Giuseppe Petruzzellis, La Ricerca (Aplysia, EiE Film, Vessel, Lisa Fierro) con la colonna sonora originale di Nicolás Jaar.
Luigi Lineri è tra le storie di Federico Taddia e Telmo Pievani nel libro Il maschio è inutile. Un saggio quasi filosofico, Rizzoli 2014. Tra gli articoli: Le pietre dei fiumi e il loro passato: la collezione di Luigi Lineri, di Elisabetta Pescucci in L’Arte Naive XX del 1998 e Luigi Lineri e la memoria del fiume di Daniela Rosi, nella Rivista dell’Osservatorio Outsider Art, anno 2010. Sempre di Daniela Rosi Luigi Lineri. La forma salvata, in Costruttori di Babele. Sulle tracce di architetture fantastiche e universi irregolari in Italia, a cura di Gabriele Mina (elèuthera 2011). La Ricerca è ritratta in Mineralia. Minerali, cristalli e lapidari alchemici a cura di Domitilla Dardi (24 Ore Cultura, 2024)
Articoli e servizi sono apparsi su testate nazionali e internazionali come La Repubblica, Artribune, Reuters, Raw Vision Magazine (UK), Die Zeit (DE), Die Spiegel (DE), Art Magazine (DE), Clarín (ARG).
Tra gli autori di pubblicazioni fotografiche: Mario Del Curto, Rodolfo Hernandez, Alessandro Bianchi, Francesco Galli, Colin Dutton, Silvia Camporesi.
Il gruppo musicale The Notwist ha omaggiato Lineri con il brano strumentale omonimo nell’album Close to the glass (2014).